STUDI SCIENTIFICI

Lifestyle

12/01/2012 - cibi che favoriscono l'erezione maschile

Sesso: più virili con i pistacchi

 

I pistacchi pare possano dare una mano nei problemi sessuali come la disfunzione erettile.

Il consumo di pistacchi associato a una migliore funzione erettile nei maschi

Disfunzione erettile o problemi sessuali in genere che affliggono il maschio moderno sono all’ordine del giorno e oggetto di sempre più numerosi studi. La capacità di mantenere un’erezione per così dire corretta durante l’atto sessuale è spesso fonte di disagio per molti uomini, i quali spesso non disdegnano il ricorso a farmaci e simili.

Forse però si può ottenere un aiuto più naturale e semplice da un alimento molto conosciuto. Un tipo di frutta secca che molti di noi hanno portato in tavola durante il periodo appena trascorso delle feste natalizie: i pistacchi.
Secondo un recente studio, tuttavia di piccole proporzioni, proprio i pistacchi favorirebbero la funzione erettile nel maschio.

Sono stati i ricercatori turchi, coordinati dal dottor M. Aldemir, ad aver scoperto che nei partecipanti allo studio i pistacchi hanno giocato un ruolo significativo nel contrastare la disfunzione erettile.
Gli scienziati hanno coinvolto nella loro ricerca un gruppo di 12 uomini sposati, tutti con diagnosi di disfunzione erettile da oltre un anno. Durante il periodo di follow-up, durato tre settimane, i partecipanti sono stati invitati ad assumere 100 grammi di pistacchi al giorno.

Gli uomini che consumavano i pistacchi hanno poi dovuto riportare le proprie esperienze e sono stati oggetto di analisi da parte dei ricercatori. I risultati sono poi stati riportati sull’International Journal of Impotence Research e mostrano come i mangiatori di pistacchi avessero ottenuto effetti benefici sulla propria vita sessuale e come vi fossero meno casi di impotenza, a seguito di un positivo effetto sull’erezione.
Sebbene siano stati riscontrati dei miglioramenti nella disfunzione erettile, si tratta di uno studio di piccole dimensioni, avvertono i ricercatori, per cui si rendono necessari altri studi più approfonditi in modo da poter, nel caso, confermare le proprietà benefiche dei pistacchi sulle disfunzioni sessuali.

Per chi non lo sapesse, i pistacchi sono una buona fonte di fibre e proteine. Ma anche di vitamine e sostanze antiossidanti che, a ogni modo, possono avere effetti benefici sull’organismo. Quindi, perché no, anche sulla circolazione sanguigna e i muscoli coinvolti nell’erezione maschile, i quali vanno tuttavia allenati – come consigliato dal sessuologo.
[lm&sdp]

BENESSERE

Alimentazione

29/06/2012 – “Le proprietà antistress dei pistacchi”

Se il cuore soffre per lo stress, ci pensano i pistacchi.

I pistacchi pare siano in grado di tenere a bada la pressione arteriosa alterata dalle situazioni stressanti

I pistacchi pare siano in grado di proteggere il cuore, tenendo a bada la pressione sanguigna durante le situazioni che possono essere causa di stress acuto.

Lo stress, lo stress… questa parola che spesso ricorre quando non si sanno dare spiegazioni a certi malesseri o che diventa il capro espiatorio per ogni sorta di anomala risposta da parte dell’organismo, in realtà sovente è soltanto la manifestazione in chiave materiale di un disagio a livello psicologico (qualcuno direbbe “spirituale”) oggi diffuso più che mai.
Per rimediare ai danni dello stress ci sono fior di studi che suggeriscono le più disparate pratiche o rimedi: dalla meditazione allo yoga per finire con le passeggiate nella natura; dalla pillola magica al rimedio erboristico o omeopatico; dalla dieta corretta al bicchiere di vino… A ogni problema, la soluzione. Ma è sempre così? È davvero così semplice?
La risposta certa forse non l’avremo mai o, per lo meno, non in questi termini, perché ognuno è un caso a sé. E, alla fine dei conti, ognuno di noi in fondo sa cosa potrebbe essere meglio per se stesso. Un po’ di pistacchi, forse?
Be’, golosità a parte, ecco un’altra di quelle risposte fornite dai ricercatori per combattere lo stress acuto che potrebbe avere conseguenze poco piacevoli sul cuore – quel muscolo sempre al lavoro che se un giorno decide di scioperare e incrociare le braccia (virtuali), son dolori, se va bene…
Ma in nostro soccorso, come accennato, ecco arrivare i ricercatori della Pennsylvania State University, i quali sostengono che una manciata di pistacchi o noci al giorno terrebbe a bada la pressione sanguigna e ridurrebbe la frequenza cardiaca, alterate magari proprio dal vivere situazioni difficili – e questo periodo di mezzo 2012 non si può certo dire che non lo sia.
Gli scienziati, per valutare come i pistacchi potessero dare una mano al cuore delle persone partecipanti allo studio, li hanno invitati a seguire una dieta sana da loro studiata. Tuttavia, per metà del gruppo questa dieta era arricchita dai pistacchi.
I volontari poi sono stati sottoposti ad alcuni test stressanti: per esempio risolvere degli esercizi matematici piuttosto impegnativi. Dopo di che sono stati pregati di immergere repentinamente i piedi in acqua fredda.
Durante le prove, i ricercatori coordinati dalla dottoressa Sheila West hanno misurato le risposte cardiovascolari dei partecipanti.
I risultati dei test e delle analisi delle risposte cardiovascolari hanno permesso ai ricercatori di rilevare che il maggior calo della pressione arteriosa si è verificato in concomitanza a un consumo di circa 42 grammi e mezzo di pistacchi.
Lo studio completo è stato pubblicato sulla versione online della rivista Hypertension e suggerisce che sono proprio le situazioni pressanti giornaliere, il lavoro da terminare in fretta o altre circostanze stressanti possono far aumentare la pressione sanguigna, con tutte le conseguenze deleterie del caso. Ma un cibo potrebbe fare la differenza.
«Questi risultati sono significativi perché indicano che le risposte fisiologiche allo stress sono influenzate dai cibi che mangiamo», conclude West.
La dieta dunque può fare la differenza al come reagiamo allo stress e come questo può danneggiare la nostra salute, suggeriscono i ricercatori.
[lm&sdp]

 

 

Alimentazione

06/11/2010 - abbasso il colesterolo

Pistacchi, e dici addio al colesterolo

 

I pistacchi contro il colesterolo "cattivo"

I pistacchi, insieme a una dieta sana, possono contribuire ad abbassare il colesterolo e alzare il livello di antiossidanti

Forse dire addio del tutto al colesterolo non possiamo farlo, ma abbiamo ottime possibilità di ridurlo grazie ai preziosi pistacchi. Dopo la ricerca della Pennsylvania State University che dichiarava le sue preziose virtù per cuore e arterie, arriva un’ulteriore conferma, pubblicata nel Journal of Nutrition.

«Il nostro precedente studio ha mostrato i benefici dei pistacchi nel ridurre i lipidi e lipoproteine, che sono un fattore di rischio per le malattie cardiache; questo nuovo studio mostra un ulteriore effetto dei pistacchi [sulla salute]», spiega Penny Kris-Etherton, professore di nutrizione presso la Pennsylvania State University.

«I pistacchi sono più ricchi di luteina, beta-carotene e gamma-tocoferolo rispetto ad altri tipi di frutta secca, tuttavia gli studi effettuati sui pistacchi circa la riduzione dell’ossidazione erano carenti».
Il betacarotene, come tutti sanno, è un precursore della vitamina A, mentre il gamma-tocoferolo è la forma più comune di vitamina E. La luteina, una sostanza che si trova in particolare nelle verdure a foglia scura, è fondamentale per una vista sana. Tutti questi tre composti possono essere definiti liposolubili, ovvero sono in grado di solubilizzarsi in sostanze oleose/grasse.

Gli antiossidanti sono molto importanti per il benessere del nostro organismo. Colesterolo LDL ossidato, infatti, può divenire molto pericoloso e sfociare in malattie cardiache, spesso dovute alla formazione di infiammazione e di placche all’interno dei vasi sanguigni. La funzione delle sostanze antiossidanti è proprio quella di impedire alle lipoproteine a bassa densità (LDL o colesterolo “cattivo”) di ossidarsi e causare, di conseguenza, infiammazioni e problemi ai vasi sanguigni.
Questo è un fattore importante. Non basta avere il colesterolo alto per correre rischi, bisogna verificare che tale colesterolo non sia ossidato. Più lo è, più si è a rischio malattie cardiovascolari.

Il concetto, spiegato in questo modo sembra semplice. Ma allora, perché il mondo è pieno di persone che soffrono di tali disturbi? Perché «attualmente, gli studi sugli antiossidanti non presentano grandi vantaggi. La gente forse ritiene che non stiamo studiando abbastanza a lungo. Forse c’è qualcosa nel cibo che viaggia con gli antiossidanti. La storia antiossidante è molto deludente per la comunità scientifica», dice Kris-Etherton.

Per capire i reali risultati che si possono ottenere integrando pistacchi nella propria dieta, è stato eseguito uno studio randomizzato al fine di comprendere gli effetti sul nostro organismo quando questi vengono aggiunti a un’alimentazione sana.

La dieta cui erano sottoposti i volontari era composta per circa il 34% di grassi totali e l’11% di grassi saturi. Sono state testate tre diete per quattro settimane, con una pausa di due settimane tra una dieta e l’altra. Tutti e tre i tipi si sono basati su un tipo di alimentazione consigliata per ridurre il colesterolo. Tra queste una era senza pistacchi, con il 25% di grassi totali e l’8% di quelli saturi. Le dieta con i pistacchi era rispettivamente con il 10% ( 30% grassi totali, 8% saturi) e il 20% (34% grassi totali, 8% grassi saturi) dell’energia fornita dai pistacchi.

Tutte e due le diete a base di pistacchi hanno confermato, per mezzo di analisi, che i livelli ematici di luteina, betacarotene e vitamina E erano molto più elevati rispetto alla dieta anti-colesterolo tradizionale. Come conseguenza vi è stata, nelle due diete “pistacchio”, una buona diminuzione del colesterolo ossidato.

«I nostri risultati suggeriscono che una dieta sana per il cuore inclusa di pistacchi contribuisce a una diminuzione dei livelli sierici di LDL-ossidato, in parte attraverso l’abbassamento del colesterolo, in parte a causa di un beneficio aggiunto degli antiossidanti dei pistacchi», spiega Kris-Etherton.

In conclusione il pistacchio fa bene e rimane in pole-position per la prevenzione di colesterolo alto e malattie cardiache. Aggiungiamo quindi un po’ di frutta secca alla nostra dieta, e poi seguiamo anche gli altri dettami suggeriti dai nutrizionisti. Badate bene: “nutrizionisti”, ossia medici qualificati e non “maghi” delle diete.
(lm&sdp)

 

 

Alimentazione, Donna

21/07/2011 - la frutta secca con il guscio può fare la differenza in una dieta

Perdere peso col “Principio del Pistacchio”

 

Pistacchi, lo snack - con il guscio - ideale per perdere peso

Per perdere peso in modo efficace basta consumare spuntini a base di pistacchi, l’importante è che, prima, siano nel loro guscio

Perdere peso in modo piacevole e gustoso: niente di meglio. E con i pistacchi si può, suggeriscono due recenti studi. L’importante è che questi deliziosi frutti siano consumati dopo essere stati sbucciati da noi.
Ma che c’entra il guscio nel riuscire a perdere peso? C’entra, affermano i ricercatori, perché la possibilità di vedere quanti ne abbiamo già sgusciati e mangiati è un incentivo a smettere, nel caso fossimo vittime del fatto che “uno tira l’altro”, riducendo così l’apporto di calorie.

Non a caso, il guscio ha fatto la differenza. Nel primo studio, difatti, i partecipanti che avevano consumato i frutti con il guscio hanno assunto il 41% di calorie in meno di coloro che li avevano mangiati già sgusciati. Nel secondo studio, invece, si è sottolineato come il pistacchio sia l’ingrediente ideale per uno snack sano e utile nel controllo del peso.

Il dottor James Painter, presidente della School of Family and Consumer Sciences presso l’Eastern Illinois University (Usa), ha dimostrato che I pistacchi possono a pieno titolo essere considerati un alimento da “slow food”, in quanto sono a lenta assunzione se ci dedichiamo con la calma necessaria alla loro estrazione dal guscio. Infine, come accennato, la possibilità di vedere quanti ne abbiamo sgusciati è un freno dall’ingerire un eccesso di calorie.
Questo processo, è stato denominato dall’esperto in comportamenti alimentari, “Principio del Pistacchio”, che sta a significare che dona l’illusione di essere sazi anche soltanto guardando quanti se ne sono già mangiati.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Appetite, sottolinea quindi come a volte si possano raggiungere certi risultati nel perseguire una dieta dimagrante senza doversi sottoporre a chissà quale tortura o improbabile regime alimentare.
Preferire quindi uno spuntino a base di pistacchi, anziché qualche snack grasso e salato, magari seguito da un dieta equilibrata e da un po’ di movimento, può essere davvero il modo più semplice per perdere il tanto detestato peso in più.
[lm&sdp]

 

 

 

Articoli tratti dal giornale "LA STAMPA"di Torino

 

 

News

Pistacchi maturi
Pistacchi maturi